Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2280-1332 / EISSN 2421-6801
G. Giappichelli Editore

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Lo stato dell´arte della tutela giurisdizionale del contribuente nella fase della riscossione coattiva (di Gianpaolo Sbaraglia)


Il legislatore ha apportato rilevanti modifiche all’assetto normativo riguardante il recupero delle somme erariali. Tale evoluzione legislativa ha portato la dottrina e la giurisprudenza a soffermarsi sulla tutela giurisdizionale assegnata al contribuente nella fase della riscossione coattiva (dalla formazione del titolo esecutivo all’esecuzione forzata).

In tale contesto normativo, si inserisce l’avviso di accertamento c.d. impoesattivo, contenente l’intimazione ad adempiere, che, di fatto, ha concentrato, in un unico atto, sia l’avviso di accertamento, sia il ruolo e l’atto che lo conteneva (cartella di pagamento). Recentemente sono state altresì introdotte comunicazioni e solleciti, inviati dall’agente della riscossione con lo scopo di informare il contribuente della propria situazione debitoria e con l’avvertimento dell’avvio della procedura esecutiva in caso di inadempimento, previa applicazione di misure cautelari in casi particolari. Tali modifiche normative hanno alterato significativamente il sistema della riscossione coattiva. Appaiono utili, dunque, alcune riflessioni sistematiche sullo stato dell’arte delle tutele assegnate al contribuente in un’ottica procedimentale e processuale.

The state of the art of the taxpayer’s judicial protection in the phase of forced tax collection

The lawmaker has introduced significant changes of the legislative scenario regarding the recovery of State taxes. This legislative development has brought scholars and case law to analyse the legal protection offered to the taxpayer in the phase of forced tax collection (following the formation of the instrument permitting enforcement). In this legal context, we find the so-called self-executing notice of assessment (avviso di accertamento impoesattivo) containing the intimation to pay the taxes claimed, which concentrates in a unique act the notice of assessment and the tax recovery act. Recently, the legislation has introduced communications and reminders sent by the tax collection agent in order to inform the taxpayer of its debt situation and to warn the latter on the started enforcement proceedings in case of default, after the application of precautionary mea­sures in specific cases. These regulatory changes have significantly altered the forced tax collection system. Therefore, some systematic remarks on the state of art of the taxpayer’s safeguards appear useful in the perspective of tax proceedings and tax litigation.

1. Premessa Il legislatore, nel corso dell’ultimo ventennio, ha apportato rilevanti modifiche all’assetto normativo riguardante il recupero delle somme erariali. Tale evoluzione legislativa ha suscitato un vasto interesse per una parte della dottrina e della giurisprudenza, che si sono più volte soffermate proprio sulla tutela giurisdizionale assegnata al contribuente nella fase della riscossione coattiva (volendo intendere sia la fase di formazione del titolo esecutivo, sia quella dell’esecuzione forzata). In tale contesto normativo, si inserisce il nuovo avviso di accertamento c.d. “impoesattivo” [1], contenente l’intimazione ad adempiere, che, di fatto, ha concentrato, in un unico atto, sia l’avviso di accertamento, sia il ruolo e l’atto che lo conteneva (cartella di pagamento). Lo scopo della novella legislativa è stato di rendere ancor più celere la fase della riscossione coattiva, coerente con la ratiosottesa a tutta la predetta disciplina, ovverosia l’“inte­resse fiscale” dello Stato al recupero, spontaneo o forzoso, delle somme erariali dovute [2]. Come meglio si dirà nei paragrafi successivi, recentemente sono state introdotte anche comunicazioni e solleciti, inviati dal concessionario della riscossione con lo scopo di informare il contribuente della propria situazione debitoria e con l’avvertimento dell’avvio della procedura esecutiva in caso di inadempimento, previa applicazione di misure cautelari in casi particolari. Queste modifiche normative, come visto, hanno alterato significativamente il sistema attuale della riscossione coattiva. Appaiono utili, dunque, alcune riflessioni sistematiche sullo stato dell’arte delle tutele assegnate al contribuente in un’ottica procedimentale e processuale. 2. La riscossione coattiva: operatività degli artt. 2 e 19, D.Lgs. n. 546/1992 Alla luce di quanto detto in premessa, in via preliminare, occorre soffermarsi sulla tutela giurisdizionale assegnata al contribuente nella fase della riscossione in senso stretto, volendo intendere, con tale accezione, quella fase tesa alla corretta formazione del titolo esecutivo concernente i crediti erariali, melius titolo-ruolo [3]. A tal fine, per un corretto inquadramento delle problematiche derivanti dalla frastagliata normativa, appare utile partire proprio dall’effettiva ampiezza della giurisdizione tributaria in tema di riscossione co­attiva, facendo riferimento agli artt. 2 e 19, D.Lgs. n. 546/1992. L’art. 2 ha il pregio di aver individuato distinte fasi dell’attuazione della norma tributaria che possono essere, in via generale, riassunte come segue: (i) l’individuazione della pretesa tributaria nelle sue diverse forme, (ii) la for­mazione del titolo esecutivo (iscrizione a ruolo e sua conoscenza) e [continua..]

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