Rivista Trimestrale di Diritto TributarioISSN 2280-1332 / EISSN 2421-6801
G. Giappichelli Editore

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L´imposizione sui redditi societari 10 anni dopo la riforma del diritto societario (di Franco Gallo)


I dieci anni della vigenza della riforma del diritto societario e della contestuale riforma del diritto tributario consentono di effettuare un’analisi di tali interventi, tenendo anche conto che, in questo arco di tempo, il legislatore ha più volte modificato le scelte effettuate. Ci si sofferma, in primo luogo, sulla nuova tassazione societaria in sé, prestando particolare riguardo ai rapporti tra soci e società e, dunque, al problema della doppia imposizione del reddito, senza tuttavia tralasciare l’analisi di altri istituti (consolidato, interessi passivi, abuso, ecc.) che hanno connotato il dibattito in questo decennio. Si affrontano, in secondo luogo, il problema dell’adeguamento del diritto tributario alle norme civilistiche in tema di redazione del bilancio e, tra gli altri, il problema dell’utilizzabilità dei principi IAS/IFRS in materia tributaria, nonché quello della regolamentazione fiscale degli strumenti finanziari la cui disciplina civilistica è ispirata alla regulatory competition.

The taxation of corporate income 10 years after the reform of company law

After a decade from the Italian reform of company law and the simultaneous reform of the tax system, it is possible to make an analysis of such initiatives, taking into account that, in such period, the lawmaker has often re-defined the choices made.

This paper will firstly focus on the new corporate tax system, by examining, in particular, the relationship between company and shareholders and, then, on double tax issues, without neglecting the analysis of other measures (e.g. tax consolidation rules, passive interests, abuse of law, etc.) that have characterized the debate in this decade.

Secondly, the research will focus on the adjustment of tax law to civil rules governing the drafting of financial statements and, among others, on the issue concerning the applicability of IAS/IFRS in tax matters and the tax discipline of financial instruments, whose civil rules are shaped on the regulatory competition.

1. Premessa I dieci anni di vigenza del “nuovo” diritto societario coincidono con quelli della nuova imposta sui redditi societari. È, infatti, con il D.Lgs. 12 dicembre 2003, n. 344 che si è disciplinata, in attuazione della delega contenuta nella L. n. 80/2003, l’imposta sui redditi societari (IRES), la quale dopo tanti anni ha preso il posto della vecchia, gloriosa IRPEG prevista dalla legge delega n. 825/1971 e regolata per trent’anni con il D.Lgs. n. 598/1973 e con il successivo D.P.R. n. 917/1986 (TUIR). Ma il collegamento tra il regime fiscale del reddito societario e la riforma del diritto societario del 2003 non è solo d’ordine temporale. Esso è pure d’ordine sostanziale nel senso che l’entrata in vigore del nuovo diritto societario ha messo in moto un processo di revisione del regime fiscale delle società e dei titoli da essi emessi, iniziato appunto con il richiamato D.Lgs. n. 344 e proseguito con altre leggi fino alla legge finanziaria per il 2008. Questo duplice motivo di collegamento mi induce, in primo luogo, a trattare, sia pure per grandi linee, della nuova tassazione societaria in sé, con particolare riguardo al rapporto tra la società che lo produce e il socio che lo percepisce e ad alcuni specifici, discutibili interventi effettuati dal legislatore nel decennio; in secondo luogo, a mettere a fuoco le difficoltà che, via via, gli interpreti e il legislatore hanno incontrato al fine di rendere consonante e di adeguare il diritto tributario dell’impresa al “nuovo” diritto societario e ai principi contabili internazionali. 2. L’introduzione nel 2003 dell’IRES e la riproposizione del (falso) problema della doppia imposizione del reddito prodotto Il primo problema da affrontare è quello, direi quasi storico, della c.d. dop­pia tassazione dei redditi societari, sulla cui soluzione si sono da anni concentrati con alterne vicende il legislatore e la dottrina. Il citato D.Lgs. n. 344/2003 appare al riguardo ambiguo e la relazione che l’accompagna ultronea. Dalla lettura di detta relazione risulta, infatti, con molta chiarezza che la riforma dell’imposizione dei redditi societari e, in par­ticolare, la sostituzione dell’istituto del credito d’imposta con un sistema di parziale esenzione degli utili percepiti dai soci (il c.d. regime p.ex.) avevano lo scopo di trasformare la fino allora vigente IRPEG di natura personale in un’imposta reale che colpisse il reddito prodotto una sola volta in capo alla società che lo produce. In termini di politica fiscale, l’obiettivo perseguito a medio e lungo termine era, in particolare, l’eliminazione della “doppia imposizione” degli utili societari e, perciò, l’assoggettamento ad imposta del solo reddito prodotto dalla [continua..]

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