Il presente contributo propone una breve rassegna dei maggiori strumenti per lo scambio di informazioni tributarie. Partendo da un’analisi dettagliata delle ultime modifiche all’art. 26 del Modello OCSE, gli autori inseriscono le principali innovazioni nel quadro internazionale ed europeo (Direttive, TIEA, FATCA, ecc.). Il risultato è una situazione estremamente liquida, in continuo cambiamento, che vede intrecciarsi una serie di esigenze di natura sia fiscale che politica, proprio nel momento in cui la fiscalità internazionale è sotto la lente d’ingrandimento dei principali mezzi d’informazione e dell’opinione pubblica.
In conclusione, gli autori propongono alcune riflessioni più generali riguardo ai più recenti sviluppi di questa materia, con particolare attenzione per il FATCA, che ha riscritto gli standard internazionali con una forza che solo qualche anno addietro sarebbe stata quasi impensabile.
The updates to art. 26 of the oecd model and the evolution towards automatic exchange of information as a global standard This contribution proposes an overview of the main tools for exchanging tax information. Starting from an analysis of the main changes to Art. 26 of the OECD Model, the authors contextualise them within the European and international framework (Directives, TIEA, FATCA, etc.). The outcome is an extremely changing situation, in which tax and political needs melt together while being in the spotlight of media and public opinion.
As a conclusion, the authors propose some food for thoughts with regard to the most recent developments, with a special focus on FATCA, which is re-shaping the international standard in this field.
1. Introduzione
A causa dei fenomeni di globalizzazione e digitalizzazione che stanno interessando l’economia, l’elusione e l’evasione fiscale diventano sempre più sofisticate e complesse. I nostri sistemi fiscali sono sottoposti ad una pressione sempre maggiore, e sta emergendo sempre più chiara la necessità di elaborare soluzioni coordinate a livello internazionale. Tra i vari strumenti che in questo momento sembrano più promettenti un posto di rilievo è occupato sicuramente dallo scambio di informazioni tributarie.
La storia dello scambio di informazioni tributarie inizia negli anni ’20 [1], ma solo recentemente esso è diventato uno dei punti centrali delle politiche di contrasto ai fenomeni di elusione ed evasione fiscale di varie organizzazioni internazionali; oltre ad essere al centro di numerosi dibattiti sia all’interno che al di fuori della comunità accademica, in parte anche a causa dei recenti scandali e dalla loro eccezionale copertura mediatica [2].
In questo contributo vorremmo innanzitutto approfondire le recenti modifiche (Updates) proposte dall’OCSE all’art. 26 del Modello di Convenzione Contro la Doppia Imposizione (di seguito, “Modello OCSE” o “Modello”), già proposte nel 2012 ed ora integrate nella più generale revisione del Modello stesso proposta nel luglio 2014 [3], e poi inquadrarle nel più ampio panorama dei recenti sviluppi che stanno conducendo lo scambio automatico di informazioni tributarie a diventare lo “standard internazionale generalmente accettato”. Infatti, questa materia è oggetto di numerose iniziative, sia multilaterali (come ad esempio la Nordic Mutual Assistance Convention [4]) che unilaterali (come ad esempio il FATCA [5]), e sarebbe riduttivo analizzare i soli aggiornamenti dell’OCSE al Modello di Convenzione senza tenere presente la loro interazione con il BEPS, il FATCA, e le altre iniziative della stessa OCSE.
Inoltre, ci soffermeremo sulle ultime iniziative dell’Unione Europea, che per sua stessa natura è uno dei maggiori innovatori nel campo della cooperazione amministrativa, ed al momento è fortemente impegnata nella promozione dello scambio automatico di informazioni tributarie.
2. L’art. 26 e lo scambio di informazioni tributarie a livello internazionale
2.1. Struttura dell’art. 26 del Modello OCSE e relativi cenni storici
L’art. 26 del Modello OCSE ha sempre rappresentato lo standard internazionale per lo scambio di informazioni tributarie tra stati: la sua prima versione apparve nel Modello del 1963, e da allora sono stati più volte modificati sia la lettera dell’articolo che il Commentario [6].
L’art. 26 è stato totalmente riscritto nel 2005, quando ha assunto la [continua..]